PASSAGGIO GENERAZIONALE

Un passaggio generazionale

Prima cosa le relazioni tra i familiari.

I valori, le aspirazioni, le esperienze, la cultura, lo stile di vita delle nuove generazioni sono spesso antitetiche a quelle del fondatore. Questo può rendere non agevole la presenza contemporanea di ambedue all’interno dell’organizzazione.

Il fattore complesso e alle volte complicato sono proprio le relazioni che, senza il dovuto equilibrio la parte giuridica scivola in secondo piano.

Inoltre senza l’equilibrio e la responsabilità emozionale il passaggio delle competenze, know how, rimane incompleto.

La responsabilità emozionale che entrambe le guardie devono assumersi è fattore delicato al quale bisogna mettere un’attenzione ed una passione anche da parte del consulente.

Sono situazioni delicate e riservate completamente diverse da azienda ad azienda per cui, ogni parola spesa sulla carta in questo momento apparirebbero inutili e senza coerente valore. Si lasciano le descrizioni di queste delicatezze ad altri contesti dove gli incontri in presenza con le dovute parti interessate daranno frutti migliori.

DOPO le relazioni i compiti.

Un passaggio generazionale esentasse?

Gli aspetti fiscali del passaggio generazionale aziendale devono essere il secondo dei due punti sul quale l’imprenditore deve soffermarsi per passare di mano l’azienda ai figli senza rischiare di pagare più tasse del dovuto. In Europa, l’Italia è il paese in cui effettuare il passaggio generazionale, quindi il patrimonio agli eredi, è più conveniente. Le imposte relative alla successione vanno dal 4% all’8%, con franchigie anche fino ad 1 milione di euro per i discendenti in linea retta (genitori-figli).

Negli altri paesi, le aliquote, invece, arrivano fino al 19% in Germania e 40% nel Regno Unito e Francia fino al 40%, mentre in Spagna fino al 34%. Inoltre, le franchigie sono molto inferiori rispetto a quelle previste in Italia.

Nell’utilizzare uno o l’altro strumento consentiti dall’ordinamento italiano, la scelta ricade su quello che garantisce la maggiore efficienza fiscale.

La spiegazione degli strumenti che troverai successivamente in questo documento è da intendere come uno stimolo, sono indicativi e richiedono un approfondimento con il proprio commercialista e il proprio notaio di fiducia.

Trust

Tra i vari strumenti non va trascurata la donazione (anche se su certi aspetti la donazione non è tutelata a 360°, per esempio in caso di vendita di un immobile la Banca potrebbe chiedere un’assicurazione a chi compra) o il Trust. 

La donazione anticipa al momento del conferimento il pagamento dell’imposta di successione o donazione con aliquota che va dal 4 all’8%.

Il Trust è un istituto giuridico con cui una o più persone – “disponenti” – trasferiscono beni e diritti sotto la disponibilità del trustee, il quale assume l’obbligo di amministrarli nell’interesse di uno o più beneficiari o per un fine determinato.

Si tratta di uno strumento molto sofisticato.  Può essere facilmente revocato quando lo stesso soggetto risulta essere Disponente, Trustee e anche beneficiario. Il Trust, così, non sta svolgendo il proprio ruolo: non c’è un motivo né un obiettivo valido e trasparente ma solo per sfuggire ai creditori ed al fisco.

Holding

Nel passaggio generazionale in cui la gestione viene affidata non a tutti gli eredi, ma solo ad alcuni, molto utile è la costituzione della Holding di famiglia. La Holding può essere utilizzata anche per affrontare al meglio il problema del passaggio generazionale distribuendo ruoli e responsabilità in base alle capacità e aspirazione personali di ogni erede. 

Tra l’altro, la costituzione della Holding, oltre a garantire il passaggio generazionale in maniera neutrale, cioè senza pagare imposta, permette di non abbattere il carico fiscale anche dopo il trasferimento dei beni. Gli eredi, praticamente, beneficeranno di una tassazione benevole anche dopo la costituzione.

Nota bene: Trust e Holding, oltre ad effettuare un efficiente passaggio generazionale sono due strumenti che sono utili anche dopo il trasferimento in quanto proteggono il patrimonio da qualsiasi attacco da parte dei creditori.

Patto di famiglia

Molto utilizzato di recente è anche il Patto di famiglia che consente di gestire il passaggio di mano anche in vita, con accordo tra tutti gli eredi. Con il patto di famiglia viene data la possibilità all’imprenditore di pianificare per tempo, assieme con i propri eredi, il trasferimento della gestione e della proprietà della propria azienda.

La pecca di questo strumento riguarda il necessario e preventivo accordo di tutti i futuri legittimari.

Il patto di Famiglia viene visto anche come uno strumento di poca efficacia perché caratterizzato da un problema per il quale ha perso di efficacia tra il tessuto imprenditoriale.  Il passaggio della titolarità delle quote dall’imprenditore agli eredi avviene subito.

Pianifica il passaggio del patrimonio e garantisci continuità alla tua Azienda.

Un buon passaggio generazionale deve essere pianificato e strutturato preventivamente per permettere all’impresa di non subire conseguenze negative (come nel 90% dei casi in Italia), di rispondere all’esigenza di tutti i familiari ed evitare di pagare tasse inutili.

Come Soluzione Tasse confrontiamoci con il tuo commercialista di fiducia in due mosse:

1)- Con il tuo commercialista identificando lo strumento più idoneo alle esigenze dell’impresa mettendo in sicurezza il patrimonio di cui ne è proprietaria così da identificare lo strumento di protezione più sicuro per evitare di perdere quanto costruito dall’imprenditore nel tempo. 

2)- con il tuo consulente delle relazioni, preparando progressivamente gli eredi nei “panni” dei nuovi ruoli programmando il lavoro in base alle esigenze della nuova azienda e alle capacità e voglia di crescere dei singoli eredi.

Ringraziando, rimango a disposizione,

Romana Monduzzi

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