PASSAGGIO GENERAZIONALE

Ben 80% degli imprenditori pensano che un buon passaggio generazionale sia dovuto dal passaggio giuridico e finanziario.

Il passaggio generazionale per quanto si definisca un’opportunità per la crescita della Famiglia e/o dell’Azienda comporta diverse controversie dovute da una mancanza di coerenza che sviluppa una serie di emozioni che vanno a tradire tutta la parte burocratica, giuridica e finanziaria.

Dopo 44 anni di esperienza lavorativa e 15 anni di esperienza di Coaching posso garantire che il miglior passaggio generazionale avviene da un’attenta gestione delle relazioni tra le parti.

Nel momento in cui la conoscenza dei ruoli con le proprie emozioni intrinseche di ogni ruolo è forte in ogni persona coinvolta, le relazioni e le persone stesse migliorano e ragionano diversamente davanti al futuro dei figli e davanti all’Ego del Padre/Madre.

Per quanto la vecchia guardia dica che vuole lasciare il posto di comando al figlio/a tenderà sempre a fuggire dalla capacità di lasciare “il trono” MA non se ne accorge.

Questo non avviene solo in Famiglia ma anche laddove c’è un know how da trasferire.

L’imprenditore durante il percosso di formazione del passaggio generazionale cerca di contornarsi di persone che possano in qualche modo dargli ragione su tutte le tematiche che si affrontano, non perde mai occasione per mettere in evidenza ciò che ha fatto negli anni e ciò che dovrà fare chi entra per prendere il suo posto di comando e, il tutto, lo comunica con la convinzione di fare il bene del figlio che ascolta.

In realtà, questo atteggiamento che spesso ho visto in anni di lavoro, non fa altro che annebbiare la presenza di chi, deve prendere posizione nella gestione dell’azienda, peggiorando le relazioni fra chi lascia e chi deve prendere.

Il figlio si sentirà sempre più oppresso e il padre aumenterà sempre di più il suo ego. EPPURE, tutto questo è normale quello che non è normale è una errata gestione delle relazioni e una errata crescita di consapevolezza.

Quando un consulente entra in Azienda si pensa che prenda posizione verso e per conto di chi lo ha voluto presente. Personalmente l’unica posizione che prendo è per l’Azienda e di solito non è mai o quasi mai quello che l’imprenditore voleva, finché, strada facendo, il benessere che si instaura con le “nuove relazioni” porta sia l’imprenditore che il figlio alla comprensione che, se si vuole stare bene e guadagnare di più innovando le procedure con strategie innovative volte al futuro, la prima cura da prendere in considerazione sono per le relazioni poi, e solo poi ci si dedica ai compiti giuridico/finanziari.

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